I International Award Journalism & Arts "Gino Votano"

 

 

Reggio Calabria, December 20, 2003

 

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Ansa

 

GIORNALISMO: PREMIO 'GINO VOTANO' AD ALESSANDRO GAETA

   (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 22 DIC - E' STATO ASSEGNATO AL GIORNALISTA DELLA RAI ALESSANDRO GAETA, PER IL DOCUMENTARIO "IL PONTE INTERROGATIVO", ANDATO IN ONDA SU RAIDUE, IL PREMIO GIORNALISTICO "GINO VOTANO" PER IL MIGLIOR LINGUAGGIO TELEVISIVO.

   NELLA MOTIVAZIONE DEL PREMIO, INTITOLATO ALLO STORICO E SAGGISTA REGGINO, SI AFFERMA CHE "GAETA HA INNOVATO CON NUOVE TECNICHE IL MODO DI FARE TELEVISIONE, PRESENTANDO LA GENTE COMUNE COME PROTAGONISTA DI UNA VICENDA, INSERENDO DEGLI A PARTE DI TIPO TEATRALE, COME COMMENTO ALLE IMMAGINI, MOSTRANDO UN TERRITORIO IN TUTTE LE SUE SFACCETTATURE, DALLE CONDIZIONI SOCIALI ALLE INFRASTRUTTURE ECONOMICHE E AEI TRASPORTI DI UNA

GRANDE AREA, CHE POI E' QUESTA INTORNO ALLO STRETTO DI MESSINA". (ANSA).

     DED/MED

22-DIC-03 17:55 NNNN

 

Agenzia Italia

GIORALISMO: AD ALESSANDRO GAETA IL PREMIO GINO VOTANO =

(AGI) - Reggio Calabria, 22 dic. - E' stato assegnato ad Alessandro Gaeta, giornalista della Rai, per il documentario "Il Ponte Interrogativo", andato in onda su Rai due, il premio giornalistico "Gino Votano" per il miglior linguaggio

televisivo. Il premio e' stato organizzato dall'associazione culturale Teatro del Mediterraneo in collaborazione con l'Istituto Comprensivo di Archi, la decima circoscrizione municipale e le associazioni L'Agora', Trefarfalli e Circolo Calcidese.

    "La giuria - si legge in una nota - ha riconosciuto che nel filmato, Gaeta ha innovato con nuove tecniche il modo di fare televisione, presentando la gente comune come protagonista di una vicenda, inserendo degli "a parte" di tipo teatrale, come commento alle immagini, mostrando un territorio in tutte le sue sfaccettature, dalle condizioni sociali alle infrastrutture economiche e ai trasporti di una grande area, che poi e' questa intorno allo Stretto di Messina.

    Un premio e' andato anche agli studenti dell'istituto comprensivo di Archi per la migliore opera sul territorio "la Nonna racconta" l'opera che meglio di altri e' riuscita a esprimere meglio le potenzialita' e le condizioni del territorio. Durante la cerimonia e' stato annunciata la seconda edizione del premio, aperta al miglior documentario prodotto nel bacino del Mediterraneo trasmesso su una rete nazionale. Tutti i documentari nella prossima edizione saranno in mostra per una settimana, alla fine della quale saranno i ragazzi di Archi a scegliere il vincitore, proprio come si fa a Giffoni per il cinema".

    Nel corso della giornata dedicata a Gino Votano, storico, saggista, studioso del quartiere di Archi, si sono svolti tre convegni sul tema "Comunicazione e le Istituzioni". (AGI)

 Com

221958 DIC 03

NNNN

 

di Domenico Mariano

il tribuno

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

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lunedì 22 dicembre 2003

GIORNALISMO: AD ALESSANDRO GAETA IL PREMIO GINO VOTANO

E' stato assegnato ad Alessandro Gaeta, giornalista della Rai, per il documentario "Il Ponte Interrogativo", andato in onda su Rai due, il premio giornalistico "Gino Votano" per il miglior linguaggio televisivo. Il premio e' stato organizzato dall'associazione culturale Teatro del Mediterraneo in collaborazione con l'Istituto Comprensivo di Archi, la decima circoscrizione municipale e le associazioni L'Agora', Trefarfalli e Circolo Calcidese. "La giuria - si legge in una nota - ha riconosciuto che nel filmato, Gaeta ha innovato con nuove tecniche il modo di fare televisione, presentando la gente comune come protagonista di una vicenda, inserendo degli "a parte" di tipo teatrale, come commento alle immagini, mostrando un territorio in tutte le sue sfaccettature, dalle condizioni sociali alle infrastrutture economiche e ai trasporti di una grande area, che poi e' questa intorno allo Stretto di Messina. Un premio e' andato anche agli studenti dell'istituto comprensivo di Archi per la migliore opera sul territorio "la Nonna racconta" l'opera che meglio di altri e' riuscita a esprimere meglio le potenzialita' e le condizioni del territorio. Durante la cerimonia e' stato annunciata la seconda edizione del premio, aperta al miglior documentario prodotto nel bacino del Mediterraneo trasmesso su una rete nazionale. Tutti i documentari nella prossima edizione saranno in mostra per una settimana, alla fine della quale saranno i ragazzi di Archi a scegliere il vincitore, proprio come si fa a Giffoni per il cinema". Nel corso della giornata dedicata a Gino Votano, storico, saggista, studioso del quartiere di Archi, si sono svolti tre convegni sul tema "Comunicazione e le Istituzioni".

 

www.circoloculturalelagora.it

 

 

Premio giornalistico 

"Gino Votano"

 

 

20.12.2003

 

 

 

Si è voluto ricordare la figura di Gino Votano sia dell'uomo, del personaggio di cultura che del giornalista.

Ad egli è stato intitolato il premio ed a tale iniziativa la nostra associazione ha accettato di buon grado di partecipare a tale manifestazione.

La giornata è stata organizzata dall'associazione culturale "Teatro del Mediterraneo", sodalizio che  opera sul territorio da un ventennio ed in particolare nel quartiere di Archi.

Si è potuto toccare con mano una situazione ben diversa da quella comunemente conosciuta per altri motivi che non possono e non devono criminalizzare una intera collettività. 

Essa, la prima nata in un territorio ad alto rischio criminalità, rivendica l'attenzione dedicata nel tempo ai diversi aspetti della comunicazione, come momento di crescita sociale e culturale della popolazione.

Ricerca, quindi come studio, divulgazione e sperimentazione nel campo della comunicazione, elementi atti a far ritrovare agli abitanti del quartiere la propria identità culturale e di rinsaldare un tessuto sociale provato dalla criminalità organizzata: questi gli intenti che il sodalizio persegue   sin dal momento della sua fondazione.

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La prima parte della manifestazione è stata caratterizzata da alcune mostre sul quartiere allestite nel Centro didattico e dopo la visone del documentario "Il Ponte interrogativo" di Alessandro Gaeta, giornalista Tg1, è seguito

il dibattito che ha visto la presenza dello  stesso autore, del sindaco  di Rosarno Gianfranco Saccomanno e di Francesco Votano giornalista Tg1, mentre i lavori dell'intera manifestazione sono stati coordinati dall'annunciatrice Rai Paola Mari.

Alla fine della prima parte dei lavori è stato premiato con una targa Alessandro Gaeta .

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La sessione pomeridiana ha visto come relatore Daniele Zangari del Circolo Culturale L'Agora che è intervenuto sul tema "Ricordo di Gino Votano", risultato alquanto toccante, visto anche il ricordo dei numerosi amici presenti alla manifestazione e che hanno voluto ricordare sia l'uomo che la persona di cultura.

«Era giusto - esordisce Daniele Zangari - finalmente ricordare la figura di Gino Votano. Questo Convegno è il riconoscimento dovuto ad un uomo che ha dedicato la propria esistenza alla ricerca storica e alla raccolta di documenti sulla Calabria, su Reggio e il suo rione Archi, in modo particolare.»

Ma adesso la domanda, come dice qualcuno viene spontanea: ma chi era costui ?

Ebbene, Gino Votano nacque ad Archi nel 1924, fu storico, studioso e animatore culturale nonché fondatore dell'Associazione  culturale "Teatro del Mediterraneo".

Dalle ricerche dello studioso sono emersi risultati straordinari,come quelli relativi all'area di Pentimele che fu il primo luogo abitato di Reggio.

La collina di Pentimele prende il suo nome in forza di una leggenda che parla di cinque bellissime fanciulle eguali nell'aspetto che abitavano sulla collina, le quali per farsi distinguere dai corteggiatori, al tramonto intonavano cinque canti diversi (da qui penti mele = cinque canti).

Anche in un ambito più vasto ed essere un punto di riferimento civile a quei giovani che guardano alla terra dove vivono come un quartiere attualmente in degrado.

Questa "Storia" può rappresentare un'eredità,una storia così nobile non può essere dimenticata, ma invece rivalutata e rivissuta nelle scuole, nella toponomastica, ma,soprattutto, nella coscienza civile dei suoi abitanti.

 

Dopo l'assegnazione dei premi giornalistici si è passati al tema "Comunicazione e Istituzioni" cui hanno partecipato Carlo Parisi, segretario del sindacato giornalisti calabresi, Giuseppe Soluri, Presidente dell'Ordine, Giuseppe Aprile, Direttore Responsabile del giornale

nazionale "il Paese Possibile" e de "Il  Tribuno", Gianfranco Cordì, responsabile della "sezione cinema" del Circolo Culturale L'Agorà.

Il dibattito che ne è scaturito è stato interessante sia per le autorevoli presenze, per lo stimolante argomento che per gli interventi.

Come l'intervento di Gianfranco Cordì si è basato sulla situazione attuale ed al rapporto comunicazione ed istituzione, che secondo il relatore, oggi rappresenta un qualcosa di  urgente.

Infatti a riguardo tale rapporto sembra essere non la notizia edulcorata (quella resa morbida dai vari Fede, Giordano o vattelapesca), ma è la notizia che non passa, in altre parole: la notizia che non viene data.

Il relatore ha posto l'accento anche sui fatti recenti e nella fattispecie quelli relativi a Sabina Guzzanti che si è vista chiudere, su Rai Tre, il suo programma dopo una sola puntata, Dario Fo  che si è visto censurare il suo spettacolo "L'anomalo bicefalo" dal "Piccolo" diMilano, o che lo stesso Presidente del Consiglio, minaccia, in questi giorni di voler chiudere dei giornali.

E Paolo Flore D'Arcais che di recente dichiara testualmente: "In televisione l'informazione non passa più". 

La disamina di Gianfranco Cordì è stata anche un'analisi storica, come ad esempio quella relativo al famoso "ventennio", dove: « il vero problema del fascismo non fu, paradossalmente, il fascismo stesso ma tutta la società civile che scaturì dal fascismo: società civile e comunicazione, dunque.» 

Nella parte conclusiva del suo intervento. Gianfranco Cordì, ha evidenziato la "strana" situazione in cui si  trova il sodalizio culturale di cui egli fa parte, e cioè che i comunicati stampa non vengono pubblicati da alcuni quotidiani locali: questa è la vera censura, non la notizia di parte (di destra o di sinistra che dir si voglia), ma la notizia che non c'è. 

E, come tutti sappiamo, oggi, sempre più: se non appari non esisti. Per citare un'altra magnifica canzone, di Ron,  il punto è che: "alle ragazze non chieder niente/perchè niente ti posson dare se il tuo nome non è sui giornali o si fa dimenticar". 

Gianni Aiello ha parlato di diritto all'informazione, della carta costituzionale e di certe "aperture" a manifestazioni che si svolgono in questa dormiente città a dispetto di altre.